15 luglio 2007
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"lo zaino del viaggiatore"
quanto può pesare lo zaino del viaggiatore? quanta roba, quante
cose bisogna metterci dentro? che spalle bisogna avere per sostenere un
peso del genere e camminare per migliaia di kilometri?
quello che pesa nn sono i vestiti, nn sono la macchinetta fotografica o
il cavalletto o lo scarpone da montagna; quello che pesa è il
ricordo.
quanti addii ci sono dentro uno zaino? quante volte s'è detto "a
presto" "ci sentiamo per e-mail" "verrò a trovarti dove abiti"
pur sapendo che nn succederà mai. il fatto stesso di dirlo
è un modo per alleggerire l'addio, per rendere un addio un
saluto, un arrivederci.
quanti graffi, quante cicatrici ha uno zaino di un viaggiatore?
perchè abbandonare un posto quando in quel posto ci si trova
bene? per cercarne uno in cui ci si trova meglio? e se nn è
così?
viaggiare ti apre gli occhi, ti permette di conoscere, di capire, di
comprendere. allo stesso tempo ti pone domande a cui l'uomo nn credo
possa rispondere. cos'è bello? quello che ho difronte è
la cosa + bella al mondo o esiste altro? devo scoprirlo! devo viaggiare.
quante volte nella vita quotidiana ci sentiamo felici, contenti.
vorremmo che quell'attimo nn finisse mai, che durasse in eterno.
vorremmo che quell'attimo nn svanisse nel nulla e si disperdesse nei
meandri della nostra mente? vorremmo stare li e nn muoverci, uno stato
di confortably numb, e goderci il momento.
quanti momenti dentro uno zaino? quanti secondi, minuti, a vollte ore o
giorni, o mesi... ma pur sempre tempi delimitati, tempi con un inizio e
una fine, solo il Tempo nn ha inizio e nn ha fine, tutto il resto ha
per forza una fine, è qualcosa di scritto, nn si può
cambiare.
quanti momenti difficili in uno zaino di un viaggiatore? quanti
momementi in cui vorresti qualcuno vicino per parlare per esporre un
problema, per berti una birra (no... bhè... spè... uno
per berti una birra lo trovi sempre!!!) e invece sei solo, devi parlare
con te stesso.
quanti momenti di malinconia stanno nello zaino di un viaggiatore? tra
un posto e l'altro, tra un momento bello ed il successivo si pensa a
cosa fare, si riassetta lo zaino, si sposta tutto, si rivede quello che
è stato e si cerca di capire quello che sarà. sistemare
lo zaino è difficile, tutto deve essere in ordine per poter far
spazio a nuove emozioni, a nuovi momenti, a nuovi luoghi, sensazioni,
profuni, odori, amori, passioni e perchè no... anche ad una
birra ghiacciata!
lasciare broome x mè è difficle, lasciare il bungalow ancor di +.
era la mia seconda casa, o dormivo o lavoravo. lo facevo xkè mi piaceva.
ho scoperto tanto di me dentro in quelle 4 mura, ho conosciuto gente
che è stata importante per me. ho conosciuto persone speciali.
da mike a madonna, da stuart a paul, a tutto lo staff, jennifer,
adelaide, maud, katie, faye, james, quelli che sono passano da quelle 4
mura in 2 mesi, marie, liam, nicola.
gente che è stata bello conoscere, capire, parlarci, con
qualcuna anche andarci a letto, scoprire che nn ervamo colleghi ma un
team anzi, un Team con la T maiuscola.
quando alle 3 ieri sera mike è salito in consolle, ha spento la
musica e ha acceso il microfono, ha detto delle parole che nn
potrò dimenticare mai: "stasera il bungalow perde 6 personi
speciali, 6 persone con la quale è stato bello lavorare. il
bungalow stanotte perde pezzi importanti, una parte del bungalow se ne
va. vi auguro un buon viaggio Amici, spero che possiate trovare altrove
quello che avete trovato qui, dentro queste me 4 mura." finito il
discorso ci chiama uno ad uno, la pista è piena, noi siamo in
mezzo a ballare, le nuove reclute sono già al lavoro.
gente se ne va gente nuova arriva.
alle 4 quando porto dentro le piante con vanni ho il magone.
quando appoggio l'ultima pianta all'ingresso, vedo il locale illuminato a giorno e vuoto.
scoppio a piangere... kaile la ragazza della sicurezza mi abbraccia e mi sorregge... ho un minuto di crollo.
vedere quel posto vuoto, sapere che difficilemte ci ritornerò in
vita mia mi mette un senso di tristezza, sapere che quel team nn
esisterà mai + mi sconvolge... perchè certe cose
finiscono?
seduti al tavolo, mentre sorseggiamo l'ultima birra, mike ci fa un altro ringraziameto.
io e vanni saliamo sul tavolo e ricambiamo con uno dei discorsi + improvvistai e belli della storia dei discorsi.
regalo il mio dollaro americano a james.
usavo mettere il dollaro nel bichiere delle tips x invogliare il cliente a lasciare mancia.
avevo quel dollaro con me da anni... credo 5, ma è stato bello regalaro a lui.
lui resta, probabilmente diventerà bar-supervisor... gli auguro
tutto il bene del mondo, grazie james... è stato bello lavorare
con te, un piacere dividere il bancone con un personaggio come te!
grazie.
quando esco dal bingalow scoppio a piangere per la seconda volta. vedo
il Team che si allontana, vanni mi abbraccia, ha glio occhi lucidi
anche lui... io indosso gli occhiali per nascondere le lacrime ma sono
lacrime pesanti... passano oltre l'occhiale e scivolano fino al mento
accarezzando le guancie fino a cadere per terra, sull'uscio del
bungalow.
grazie bungalow, grazie broome, grazie a tutti. grazie di cuore!
in sottofondo in questo momento ho "on the turning away" dei PF.
ad un certo punto della canzone il testo recita : ...light is chancing to shadow...
Addio Broome.
Simone.
cs@onecol.com
www.onecol.com
la canzone del giorno:
"III menuetto:allegro molto e vivace" di L.W. Beethoven.